Tutte le domande. Tutte le risposte.

1) Cosa significa sterilità?

Il termine indica genericamente l’incapacità, in soggetti in età feconda, di concepire o fecondare.

2) Da quali cause può dipendere la sterilità?

La sterilità può essere dovuta a molteplici cause, come la mancata produzione di cellule germinali (gli spermatozoi maschili o gli ovuli femminili), una condizione atipica delle stesse (che possono essere insufficienti o del tutto assenti, o presentare una vitalità anomala), malformazioni dell’apparato genitale femminile, iperprolattinemia (ovvero la presenza di prolattina all’interno del sangue in valore superiore rispetto a quello standard).
Va anche considerata la sterilità immunologica causata da anticorpi antispermatozoo, che possono essere presenti sia nella donna (a livello cervicale) sia nell’uomo (all’interno del liquido seminale).

3) Cosa significa infertilità?

Il termine si riferisce a un soggetto femminile che, pur se biologicamente predisposto al concepimento, non è in grado di condurre a termine la gravidanza o di protrarla almeno fino al momento in cui il feto acquista vitalità. In medicina, il termine indica un’incapacità cronica di concepire registrata per almeno due anni consecutivi di rapporti sessuali non protetti.

4) Da quali cause può dipendere l’infertilità?

Le cause dell’infertilità di coppia dipendono nel 20% dei casi da fattori riguardanti il solo partner maschile, in una percentuale che oscilla tra il 30 e il 40% sono invece dovute a ragioni connesse con la donna, mentre per la restante percentuale dei casi riguardano entrambi i partner.
Le cause dell’infertilità maschile possono riguardare problematiche relative agli spermatozoi, come l’azoospermia (assenza di spermatozoi nell’eiaculato), l’aspermia (incapacità di eiaculare), o la bassa concentrazione di spermatozoi, oppure possono dipendere da altri fattori come difetti genetici, infezioni, varicocele.
L’infertilità femminile, invece, può dipendere da un difetto delle tube o dalla loro occlusione, da disturbi dell’ovulazione, dall’endometriosi, da una menopausa precoce, o da altre cause legate a patologie cliniche di diversa natura.

5) E’ possibile ridurre i rischi di infertilità?

A parte le cause cliniche e genetiche, ci sono fattori legati a uno scorretto stile di vita che possono aggravare o indurre problemi di infertilità. Tra le concause scatenanti i maggiori problemi in questo campo, annoveriamo lo stress emotivo, la malnutrizione e l’obesità, il cancro e i trattamenti per curarlo, l’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti, l’età, il fumo, e l’eccessivo consumo di caffeina.

6) Come incide l’età sull’infertilità di coppia?

L’età, ovviamente, aumenta i rischi di infertilità. Questa, infatti, ha sulla popolazione italiana un’incidenza pari all’11,3% delle coppie in età compresa tra il 25 e 44 anni. Un dato che tende ad aumentare progressivamente con l’età, passando dal 5,6% nella fascia di età compresa tra i 25 e i 29 anni, all’11,7% nella fascia di età compresa tra i 40 e i 44 anni.

7) Quando è giusto cercare il parere di uno specialista?

In genere dopo dodici mesi di rapporti sessuali non protetti e mirati. In ogni caso, si devono considerare comunque fattori individuali come l’età e la storia clinica di entrambi i partner, elementi che, se correttamente valutati da un medico, possono suggerire l’intervento dello specialista anche prima del tempo.

8) A chi rivolgersi in caso di problemi legati all’infertilità di coppia?

Il medico curante, il proprio ginecologo, o l’andrologo, sono sicuramente le prime persone da contattare quando si ha il sospetto di soffrire di patologie legate all’infertilità. Saranno loro a suggerire i primi passi da compiere e, nel caso, a indicare un centro specializzato in procreazione medicalmente assistita.

9) Quali sono i primi esami da fare per accertare le cause dei problemi riproduttivi?

Inizialmente è necessario fare un’anamnesi completa di entrambi i partner, valutare la loro storia clinica e quella familiare, considerare il loro stile di vita e le loro abitudini alimentari. Solo dopo questo colloquio preliminare si passerà agli esami clinici veri e propri, che, solo per citare quelli iniziali, prevedono lo spermiogramma per l’uomo (esame del liquido seminale che fornisce informazioni sulla quantità di spermatozoi, la loro morfologia e la loro motilità) e l’ecografia pelvica e il dosaggio ormonale per la donna. Successivamente, per scongiurare eventuali infezioni a carico dell’apparato riproduttivo maschile, si può effettuare una spermiocoltura, mentre, sempre per il partner maschile, si possono praticare ecografie scrotali e biopsie testicolari.
Altri esami a carico della donna possono essere l’isterosalpingografia (ISG), un esame radiografico utile per la valutazione della condizione complessiva delle tube e della cavità uterina, l’isteroscopia (esame endoscopico che consente l’osservazione e l’analisi della cavità uterina tramite una sonda ottica), e la biopsia endometriale.

10) Qual è la percentuale di successo di un intervento di fecondazione medicalmente assistita?

La possibilità di concludere positivamente una gravidanza mediante pratiche di procreazione medicalmente assistita (PMA) dipende da fattori individuali e da circostanze specifiche che possono variare da una coppia all’altra. Generalizzando, si può affermare che la percentuale di gravidanza oscilla tra il 25 e il 40% per ogni ciclo di trattamenti.

11) In caso di insuccesso dopo quanto tempo è possibile effettuare un ulteriore trattamento clinico?

Anche in questo caso la risposta dipende da fattori individuali legati alla storia clinica e, soprattutto, emotiva della coppia. In ogni caso, è sempre opportuno attendere almeno 90 giorni prima di ritentare con un nuovo ciclo di trattamento, e questo per consentire il pieno recupero delle funzioni ovariche e mestruali delle donne e per superare l’impasse emotiva che generalmente suscitano questi trattamenti in entrambi i soggetti.

Centro di Procreazione Medicalmente Assistita Via Cala dell’Arciprete, 2 – 76011 Bisceglie (BT) TEL: 080 3962313
Aut. Reg. D. Servizio Accreditamento n° 197 del 29/07/2011 B.U.R.P. n°123 del 04/08/2011 P.iva Cod.Fisc.06736480721
Credit by Allinoneconsulting.

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